KOMPETENCE | NEWSLETTER
Edizione Febbraio 2020
 


Gentili lettrici, egregi lettori

Vi diamo il benvenuto nell’edizione invernale della newsletter di Kompetence.ch. Questa volta la priorità è data in particolare alle competenze digitali e alle esigenze sempre maggiori a causa della crescente digitalizzazione dell'accesso ai servizi. La newsletter presenta inoltre una breve panoramica degli affari importanti in seno al Parlamento nazionale.

Buona lettura a tutti!

Attualità

Studio PISA 2018: tendenza poco incoraggiante per la Svizzera

Lo studio PISA 2018 ha dimostrato che il 24% degli studenti svizzeri non raggiunge il livello minimo di competenze di lettura necessario per una effettiva partecipazione alla vita quotidiana. La percentuale di allievi in Svizzera che incontrano delle difficoltà nella lettura è aumentata di 4 punti rispetto al 2015. Questo aumento è statisticamente significativo e avrà effetti a lungo termine anche nel campo delle competenze di base per gli adulti.

Lo studio ha inoltre evidenziato che la Svizzera presenta una bassa permeabilità sociale nel confronto internazionale. Secondo lo studio, le prestazioni di lettura dei bambini sono da ricondurre principalmente alla loro estrazione sociale.

In Parlamento l'argomento è stato ripreso dall'Interpellanza Kutter (19.4474). L'Interpellante chiede al Consiglio federale informazioni sul sostegno fornito ai Cantoni e ai Comuni da parte del Governo federale nella promozione della lettura, la quale mette in rete gli operatori in questo campo e contribuisce al trasferimento delle conoscenze.

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Il Consiglio federale approva la Strategia di e-government Svizzera 2020–2023

Il Consiglio federale ha approvato una nuova strategia di e-government che mira alla completa digitalizzazione dei processi amministrativi e a promuovere la collaborazione tra Confederazione, Cantoni e Comuni. A tal fine, ad esempio, si dovrebbe incentivare l‘ampliamento e il miglioramento dell’offerta online e la fornitura dei servizi di base (per es. l'identità elettronica).

Il concetto centrale è il "Digital First", ovvero:

"La Confederazione, i Cantoni e i Comuni privilegiano l'interazione digitale rispetto all'offerta analogica per la popolazione e l'economia, rafforzando così l'orientamento al servizio e la trasparenza delle proprie azioni. "

Nel contempo, il Consiglio federale si impegna a contrastare il divario digitale:

"La Confederazione, i Cantoni e i Comuni garantiscono un'attuazione inclusiva e impediscono l'esclusione digitale. "

Tali misure volte ad assicurare la partecipazione della popolazione sono di fondamentale importanza per la futura integrazione di tutti i gruppi della popolazione. Sono proprio le persone con difficoltà nelle competenze di base ad essere particolarmente a rischio a causa di ulteriori ostacoli tecnici. Oltre a migliorare le competenze digitali, è anche importante mantenere la possibilità di un accesso personale diretto e servizi di consulenza adeguati.

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L'utilizzo di Internet nelle economie domestiche nel 2019

L'Ufficio federale di statistica (UST) ha pubblicato nuovi dati sull'utilizzo di Internet nelle economie domestiche svizzere:

"In Svizzera più di nove persone su dieci utilizzano Internet e quasi l'intera popolazione al di sotto dei 55 anni e più della metà degli over 75enni naviga in rete ". Tuttavia, si possono notare chiare differenze nell'uso di Internet e nei livelli di istruzione. Quasi tutte le persone con un diploma di grado terziario, ovvero il 98% di coloro che hanno completato un istituto tecnico, un'università o una formazione professionale superiore, utilizzano Internet - rispetto a solo l'80% di coloro che non hanno una formazione post-obbligatoria. Una correlazione simile può essere osservata per il reddito, in quanto le persone con un reddito più basso dispongono in media di competenze digitali inferiori. Lo studio dimostra inoltre che solo un terzo delle persone di età compresa tra i 55 e i 64 anni possiede competenze digitali avanzate. Tuttavia, nel mondo del lavoro, le competenze digitali sono di solito un prerequisito e diventeranno ancora più importanti in futuro. Nell'indagine, l'87% degli occupati ha dichiarato di utilizzare un computer per il lavoro.

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Quali competenze digitali sono indispensabili nella vita quotidiana privata e professionale?

La SEFRI (Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l'innovazione), in collaborazione con un gruppo di esperti, ha elaborato un quadro di riferimento nell'ambito della strategia "Svizzera digitale", che rappresenta una panoramica delle competenze digitali di base necessarie per l'indipendenza "digitale" di un adulto nella società odierna. A tal fine, descrive le aree di azione più importanti e i relativi compiti digitalizzati nella vita quotidiana e sul posto di lavoro. Un altro gruppo di esperti della SEFRI sta attualmente lavorando su un quadro simile per la definizione delle competenze matematiche quotidiane.

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Nel confronto internazionale, gli svizzeri dedicano meno tempo all'istruzione e alla formazione.

Uno studio internazionale nell'ambito del mercato del lavoro ("Decoding Global Trends in Upskilling and Reskilling"), che ha coinvolto più di 366'000 intervistati provenienti da 180 Paesi, rivela che meno della metà dei lavoratori svizzeri (44%) si dedica alla formazione continua. Questo dato è notevolmente inferiore alla media internazionale (65%). La situazione in Svizzera è ben diversa quando si tratta di acquisire nuove competenze. Secondo lo studio, il 69% degli intervistati è disposto a riqualificarsi per ottenere un nuovo lavoro.

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Nuovi atti parlamentari in materia di formazione continua

Al Parlamento sono stati presentati vari atti che riguardano la formazione continua:

  • Il postulato Wüthrich (19.4284) incarica il Consiglio federale di presentare modelli che consentano agli adulti di finanziarsi le proprie spese di sostentamento durante la formazione o la riqualificazione professionale e che prevedano, per i lavoratori dipendenti, cinque o dieci giorni di congedo per motivi di studio. Il Consiglio federale raccomanda di respingere il postulato, motivando tale posizione con il fatto che la Svizzera occupa una posizione di primo piano in termini di partecipazione alla formazione continua, che la formazione continua è fondamentalmente di competenza di ogni singolo individuo e che, oltre al sistema di borse di studio e alle assicurazioni sociali, sono disponibili altri fondi per promuovere la formazione continua. L'affare è stato inoltrato al Consiglio Nazionale, il quale però non si è ancora pronunciato in merito.
  • Parallelamente al postulato Wüthrich è stata presentata la mozione Wüthrich (19.4285) che incarica il Consiglio federale di proporre al Parlamento una modifica della Costituzione federale nella quale sia sancito il diritto all'apprendimento permanente.  Il Consiglio federale respinge la modifica costituzionale e sostiene che il sistema educativo è già orientato all'apprendimento permanente. Si fa inoltre riferimento sia alla legge sulla formazione continua che prevede, oltre alla responsabilità individuale, anche il sostegno della Confederazione e dei Cantoni, sia al programma di finanziamento destinato a consentire l'accesso all'istruzione ad adulti privi di competenze di base. L'affare sarà discusso in seno al Consiglio nazionale.
  • La mozione Munz (19.4088) persegue una rivendicazione analoga: chiede al Consiglio federale di creare un fondo finanziato in modo paritario dalla Confederazione, dai Cantoni e dai datori di lavoro, con il quale vengano messe a disposizione risorse finanziarie per il perfezionamento e la riqualificazione professionale delle persone. Ciò dovrebbe andare a vantaggio soprattutto dei lavoratori poco qualificati che sono ostacolati dalla digitalizzazione. Nel suo comunicato il Consiglio federale respinge la creazione di questo fondo supplementare. Egli fa notare che la Confederazione sostiene le misure di perfezionamento professionale solo in via sussidiaria e che essa si è già impegnata a favore delle competenze di base sul posto di lavoro tramite il programma di promozione inerente alla Legge sulla formazione continua. Sottolinea inoltre che nel 2019 sono comunque già state adottate ulteriori misure per facilitare il reinserimento dei lavoratori anziani. La questione sarà discussa in seno al Consiglio nazionale.

 

Agenda

Convegno nazionale: Il difficile percorso nel mercato del lavoro primario

Giovedì 12 marzo 2020, Bienne

L'integrazione professionale delle persone in assistenza è un compito importante dei servizi sociali. Purtroppo, l'integrazione sostenibile nel mercato  del lavoro primario spesso fallisce, nonostante tutte le misure e gli sforzi compiuti. La conferenza affronterà quindi le domande seguenti: nel mercato del lavoro primario c’è spazio per i beneficiari dell’aiuto sociale in grado di lavorare? Quali condizioni vengono poste dai datori di lavoro per l’assunzione di persone per lo più poco qualificate? Come si presentano i posti di lavoro e gli ambiti di attività che possono garantire la copertura del fabbisogno vitale alle persone con una capacità lavorativa ridotta o difficoltà linguistiche? In che modo l’aiuto sociale deve adeguare il proprio mandato d’integrazione alle esigenze del mercato del lavoro primario? Quale contributo può fornire l’economia per l’integrazione delle persone poco qualificate?

Il convegno della COSAS offrirà una piattaforma per presentazioni e discussioni. Agli operatori del settore verranno forniti spunti di riflessione e impulsi per il lavoro quotidiano.

Maggiori informazioni (in francese)

Giornata della lettura ad alta voce

Mercoledì 27 maggio 2020

Unisciti a noi per dimostrare quanto sia importante e bella la lettura ad alta voce leggendo una storia a tua scelta in occasione della Giornata della lettura di mercoledì 27 maggio 2020, a casa, in una scuola, in un asilo o in un altro luogo. Le attività di lettura ad alta voce sono benvenute in qualsiasi lingua! Registra qui la tua azione di lettura ad alta voce.

Convegno nazionale sulla povertà e la salute

Giovedì 18 giugno 2020, Berna

Rinuncia e deprivazione: quando le persone povere non ricorrono alle prestazioni sanitarie.  Al Convegno nazionale della Scuola universitaria professionale di Berna il tema sarà esaminato da diverse angolazioni come, ad esempio, l'importanza della "responsabilità personale" e degli "incentivi" dal punto di vista dell'economia sanitaria o i presupposti impliciti della responsabilità personale nel sistema sanitario.

Maggiori informazioni (in tedesco)

Convegno nazionale sulle competenze di base

Berna, 6 novembre 2020

Dettagli seguiranno

 

Molte grazie per l'interesse e cordiali saluti

Federazione svizzera Leggere e Scrivere




 


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